Separazione conflittuale e infanzia rubata

 

Durante la crescita i figli necessitano di cure, protezione, accudimento e in egual misura di stabilire relazioni solide con entrambi i genitori in modo da introiettare prima ed attivare poi il modello materno e quello paterno, maschile e femminile che andranno a costituire parti importanti del mondo interno. L’alterazione e/o l’interruzione di questo meccanismo può portare a carenze anche gravi sia per ciò che concerne la stabilità della identità sia per lo svolgimento di funzioni sociali e relazionali.

Pur essendo un evento possibile nella storia di una coppia, la separazione, se gestita in modo conflittuale, può avere gravi ripercussioni sullo sviluppo psico-affettivo ma anche fisiologico dei bambini, conseguenze di cui spesso gli ex partner confliggenti non sono del tutto consapevoli.

Risulta, infatti, difficile per i non addetti ai lavori avere un quadro chiaro delle conseguenze che un ambiente familiare carico di tensioni, scontri e conflitti ha sulle strutture ancora in crescita di bambini e ragazzi. La separazione è sempre un momento difficile per i minori perché devono elaborare una serie di lutti da ciò che avevano prima (abitudini familiari, contatto quotidiano con entrambi i genitori, punti di riferimento consolidati, ambienti di casa ormai familiari, etc.). Se poi i genitori sono impegnati a litigare come accade nelle separazioni estremamente conflittuali i cui iter giudiziari durano anche molti anni, ai figli non viene garantito un contesto di serenità che li aiuterebbe ad affrontare meglio i cambiamenti dovuti alla separazione: tutto ciò porta a elementi di instabilità e disagio psicologico a causa di vissuti non elaborati e lutti non risolti.

Se la separazione è al contrario gestita attraverso modalità consensuali e limitando la conflittualità grazie a negoziazione e sostegno dei processi elaborativi degli adulti coinvolti, ai minori è garantita la possibilità di affrontare il dolore della separazione con maggiori energie evitando il sovraccarico di altre sofferenze.

Se escludiamo il periodo necessario per l’elaborazione del lutto (2 anni), in base a molti studi e all’esperienza clinica possiamo sostenere che la separazione dei genitori non porta necessariamente effetti negativi duraturi sui figli il conflitto genitoriale invece sì.

La separazione dei genitori depriva i figli di tempo relazionale quotidiano sul quale si costruisce anche l’identità del minore: l’identità della famiglia e cioè ciò che la famiglia è e ciò che fa ogni giorno in attività e relazioni concorre a strutturare la personalità e l’identità dei bambini i quali si riconoscono in ciò che fanno anche e soprattutto insieme ai genitori. Con la separazione i bambini si trovano a non poter più fare nello stesso modo ciò che facevano prima e questo può quindi mettere in discussione con ciò che sanno, pensano e sentono di essere. La frattura che si crea nel percorso di crescita definisce nel mondo interno e nella mente del bambino un “prima” e un “dopo” che possono anche spezzare anche ciò che il bambino sa di sé.

Un altro elemento che contribuisce alla formazione dell’identità è il senso di appartenenza: nella separazione, in particolare quella conflittuale, il bambino perde la famiglia a cui apparteneva e, spesso, gli viene chiesto, in modo più o meno diretto, di iniziare ad appartenere più ad un genitore che all’altro.

Il tempo (anche e soprattutto mentale) che prima era condiviso con entrambi i genitori viene diviso in “tempo con mamma” e “tempo con papà” e spesso si assiste a trasformazioni comportamentali del minore con uno e con l’altro genitore: i bambini a volte si comportano come “mamma vuole” o come “papà vuole” o in modi che non disturbino, non diano fastidio ai genitori già così sofferenti, arrabbiati, impegnati. In questi casi il bambino non è libero di esprimersi e sperimentarsi ma si comprime all’interno di atteggiamenti “di facciata”.

 

SEPARAZIONE CONFLITTUALE E FIGLI

I bambini possono sentirsi anche molto confusi all’interno di una separazione perché il mondo che costituiva certezze e punti fermi crolla subendo enormi trasformazioni ai loro occhi. Questo terremoto che investe il contesto può suscitare anche profonda rabbia e stati di grande angoscia: è come se il bambino venisse sbattuto in un mondo che non conosce, che non gli piace e che non ha scelto.

Nel tentativo di comprendere cosa è successo, inoltre, i minori possono attribuire colpe e responsabilità: questo elemento li porta a prendere posizioni in merito ad accadimenti che in realtà non possono comprendere perché appartengono al mondo degli adulti. I bambini possono sentire la necessità o l’obbligo di schierarsi per prendere le difese del “genitore debole”: si avvia così un processo in cui nella psiche si creano zone ben distinte in cui ci sono un buono ed un cattivo, due mondi che spesso arrivano ad assumere connotazioni di rigidità che non permettono al minore un dialogo interno che possa mostrare anche le zone grigie. Ricordiamo che nei casi più gravi si arriva a situazioni di alienazione in cui i minori rifiutano la frequentazione di un genitore sulla base di interpretazioni personali che diventano nel tempo convinzioni emotive persecutorie.

 

CONSEGUENZE SEPARAZIONE CONFLITTUALE

La triangolazione, processo patologico della relazione a tre, porta i genitori che confliggono a coinvolgere i figli in dinamiche disfunzionali in cui i minori diventano capro espiatorio oppure strumento di attacco. In questo meccanismo i genitori utilizzano il figlio per colpire l’altro o gli attribuiscono responsabilità che non dovrebbe avere: molti passaggi relazionali passano attraverso il figlio che viene, appunto, triangolato ed “utilizzato”.

Un risvolto drammatico delle dinamiche conflittuali porta poi il minore alla parentificazione, ad assumersi cioè, il ruolo di “genitore del genitore” nel tentativo di aiutare gli adulti: è ciò che accade quando i bisogni dei genitori sovrastano quelli dei minori.

In questo breve excursus abbiano citato le conseguenze più significative che la separazione conflittuale può avere. Possiamo quindi pensare che, se gestita in modo conflittuale, la separazione genitoriale rappresenti un furto degli elementi costitutivi dell’infanzia e che dovrebbero essere invece garantiti per una crescita serena e libera da traumi e strappi evolutivi. I bambini inseriti in situazioni di grave conflittualità vengono privati dai loro stessi genitori di elementi quali serenità quotidiana, ruolo adeguato all’età, responsabilità adatte alla fase di sviluppo, stabilità, fiducia nelle capacità dei genitori, fiducia in una risoluzione. Tali mancanze hanno gravi ripercussioni sulle varie fasi della crescita. Ricordiamoci sempre che i bambini devono avere il diritto di fare i bambini.