In tempi di crisi economica o comunque di minor disponibilità finanziaria la domanda che sorge spontanea è: a quali spese posso rinunciare? Dove posso evitare di spendere?
E di certo la cura psicologica è una delle prime voci che viene in mente a tanti! Ci sono gli amici con cui parlare, esistono i farmaci, ci sono attività che aiutano a sfogarsi… E non si pensa che in realtà se abbiamo un disagio rischiamo di spendere spesso in modo errato ed inutilmente il nostro denaro. Vediamo perché conviene andare dallo psicologo.
Leggi i 5 punti di differenza.
- LO PSICOLOGO È UN ESPERTO.
Andare da un professionista della salute psicologica non è come parlare con un amico: alcuni amici sanno ascoltare, dare consigli, dare opinioni e punti di vista ma è tutto basato sul loro buonsenso e le loro opinioni. Inoltre il coinvolgimento emotivo che sentono per noi spesso li porta a non essere obiettivi e a darci consigli sull’onda dell’affetto. Lo psicologo vede la situazione da un punto di vista obiettivo e professionale basato su conoscenze e competenze specifiche, sapendo i motivi che spingono le persone ad avere certi comportamenti, individuando gli schemi disfunzionali, conoscendo le strategie per agire a livello profondo su ciò che non funziona al meglio. - LO PSICOLOGO LAVORA PER PORTARE IL CLIENTE ALL’AUTONOMIA.
Possiamo cercare di stare meglio in molti modi evitando di andare dallo psicologo e spesso i farmaci sono una valida scorciatoia. Gli psicofarmaci sono fondamentali nella cura e nel contenimento di molte patologie gravi, sono un valido sostegno quando ci sono sintomi invalidanti, ma spesso sono utilizzati anche quando in realtà non sono indispensabili e solo per coprire emozioni e sensazioni “sgradevoli”. I sintomi servono come campanello d’allarme e ci dicono che qualcosa in noi ha smesso di funzionare a dovere. Come ogni malessere anche quello psicologico se trascurato non può far altro che peggiorare diventando a volte cronico. Lo psicologo cerca di trovare il bandolo della matassa per poter fornire al cliente strategie efficaci e modalità risolutive: l’obiettivo è di portare ogni persona ad un buon livello di autonomia che consenta di gestirsi in modo efficace ed essere sereni senza dipendenze compensative. - LO PSICOLOGO LAVORA COL CLIENTE PER ABBASSARE LA TENSIONE INTERNA.
Se ci servono varie attività per sentirci meglio (shopping, sport intenso, consumo di alcol, etc.) significa che abbiamo una tensione interna che cerca sfogo. Continuare ad accontentare la parte che cerca di scaricarsi non è risolutivo e dà un sollievo temporaneo, mantenendo alti livelli di tensione e creando semplicemente un circolo vizioso che si autoalimenta. Con il suo lavoro lo psicologo abbassa i livelli di tensione interna scoprendone le cause e dando risposte diverse dalla semplice scarica: in questo modo non ci sarà più bisogno di cercare continui appagamenti temporanei. - LO PSICOLOGO È DALLA PARTE DELLA SERENITÀ.
Gli amici spesso, proprio perché ci vogliono bene, tendono a schierarsi dalla nostra parte ma questo, anche se ci fa piacere non sempre fa il nostro bene. Lo psicologo è quel professionista che, pur essendo al fianco del paziente, ha un’obiettività indispensabile affinchè il cliente veda ciò che non ha visto di sé finora. La consapevolezza spesso è il primo passo verso una maggior serenità, genuina e duratura. - LO PSICOLOGO FORNISCE UNO SPAZIO IN CUI DIRE TUTTO.
Quando parliamo con amici, parenti, colleghi, compagni anche se ci sfoghiamo sappiamo di non poter dire tutto: ci sono cose che teniamo per noi per paura dei giudizi negativi e di eventuali abbandoni. Al contrario alcune persone “ammorbano” i conoscenti con sfoghi continui e ripetuti logorando di fatto ogni relazione. Lo psicologo non è un giudice e non giudica, è al fianco del cliente con empatia per sostenerlo. Lo psicologo non abbandona il cliente perché la sua disponibilità non si basa sulle opinioni personali né sulle emozioni che derivano dal giudizio: egli ascolta e comprende. Lo psicologo sa che ogni persona è il risultato delle esperienze che ha avuto ed è interessato a capire come aiutare il cliente, non a formarsi un giudizio morale su di lui.
Quando abbiamo un malessere psicologico quindi rischiamo di spendere tempo, denaro ed energie in modo inutile o addirittura dannoso per noi o gli altri. Se per sentirci meglio ricorriamo allo shopping, alle sostanze o al cibo, ad attività svolte compulsivamente pur di non sentire in realtà impieghiamo le nostre risorse, anche economiche, in modi inefficaci: è come buttare i soldi dalla finestra per star bene fino a che non li vediamo toccare terra per poi ricominciare a star male, prendere altri soldi, buttarli, e così via. Oppure se abbiamo dei problemi nelle relazioni spenderemo soldi ed energie in eccesso per gratificare le persone e tenerle vicino a noi: regali inutili, viaggi che in realtà non ci interessano, iniziative fatte “tanto per”. Pensandoci ognuno di noi può trovare una serie di spese inutili e fatte sull’onda emotiva “sbagliata” che ora magari si rimprovera.
Quando stiamo bene e siamo sereni invece non abbiamo bisogno di contentini e premi, né di comprare l’affetto altrui con doni di vario genere: quando siamo in equilibrio con noi stessi facciamo le cose che ci fanno stare bene in modo genuino, senza eccessi, liberi di scegliere.
Scegliere di andare dallo psicologo è un investimento sul proprio benessere che è giusto fare perché ognuno ha diritto di essere felice e stare meglio che può. Scegliere di andare da uno psicologo è un investimento anche economico che ci permette di risparmiare denaro evitando di spenderlo in cose inutili o dannose.